“ IO e ANNA KARENINA”
Citando le parole di Abraham Yehoshua: Anna Karenina non è
una storia di tradimento. E' la storia di una donna che aspira a raggiungere un qualcosa che molti
vedono come una sfida o una tentazione: mantenere un rapporto, senza l'aiuto di
stampelle sociali, legali ed economiche. Un rapporto costruito esclusivamente
sul lavoro dell'amore.
Aggiungo io:
qualcosa che nasce dal profondo, dal
“buono” che se portato avanti con fierezza e determinazione non sfocia nel
suicidio ma porta noi donne a “lavorare”assieme ancora come attorno ad un
tombolo per ridare dignità ai nostri amori e ai nostri
figli.
Tema coreografico: La coreografia percorre gli stati d'animo di Karenina su una lunga scala di legno simbolo del binario del treno dove lei troverà prima l'amore (l'Incontro con Vronskij) e poi la morte. In questo parallelismo in cui Anna vede la bellezza estetica anche nelsuicidio sublimando l' amore per l'amato, la coreografia si snoda con gesti ripetitivi ed ossessivi che richiamano il tessere e il cucire. Gesti femminili come “ricami “che il destino disegna per noi. Le danzatrici, nella ripetizione gestuale a volte ossessiva, faranno loro il movimento dettato dalla coregrafia a
figli.
Tema coreografico: La coreografia percorre gli stati d'animo di Karenina su una lunga scala di legno simbolo del binario del treno dove lei troverà prima l'amore (l'Incontro con Vronskij) e poi la morte. In questo parallelismo in cui Anna vede la bellezza estetica anche nelsuicidio sublimando l' amore per l'amato, la coreografia si snoda con gesti ripetitivi ed ossessivi che richiamano il tessere e il cucire. Gesti femminili come “ricami “che il destino disegna per noi. Le danzatrici, nella ripetizione gestuale a volte ossessiva, faranno loro il movimento dettato dalla coregrafia a
testimonianza del vivere l'amore personale....come ogni
donna con pudore, ma con coraggio esponesse la propria storia. Non c'è forse
dentro ad ognuna di noi un Anna Karenina ?
Anno di produzione 2011
Debutto dopo festival a”ORIENTEOCCIDENTE” DI ROVERETO
SETTEMBRE 2011
Coreografie: Sisina Augusta
Musiche:
romanze per arpa di Elia Paris Alvars n°16 e n°
17
canti tradizionale irlandese: “o,wearily wearily lags the day”, “scarborough
fair”
Robert Schumann lieder:
Die lotosblume(Heine)
An den mond (Lord
Byron)
Der nubdaum (Julius Mosen)
Arpa: Nazarena Recchia
Violino: Lucia Cabrera
Canto: Silvia Manfrini
Voci: Elisa Campoverde - Irene Hosberg - Takane Ezoe
Interpreti: Michela Oldin - Sisina Augusta
Le karenine:
Simona Valente - Eleonora Sampietri -
Francesca De Rossi - Ginetta Mercati Paola Morbioli - Veronica Tranquillini -
Sonia Mele - Elisa Franchini - Giorgia Salvadori - Lisa Aloisi
Costumi Chiara
Defant